Su un veicolo con TPMS diretto si deve prestare attenzione:
Per essere preparati alle richieste dei clienti in possesso di un veicolo dotato di TPMS diretto, è necessario adottare le seguenti misure:
Esistono diversi tipi di strumenti di programmazione/diagnosi con molte funzioni differenti fra loro per una fascia di prezzo che va dai 500 ai 1500 EUR.
Per eseguire una diagnosi gli strumenti stabiliscono un contatto radio con i sensori in modo tale che il guasto nel TPMS venga segnalato sul display dello strumento. Normalmente solo i dispositivi della fascia di prezzo più elevata dispongono della funzione di creare un'interfaccia diretta con l'OBD e, mediante tale interfaccia, inizializzare i nuovi sensori. Per la programmazione dei sensori universali con i dati specifici del veicolo e con un ID del sensore clonato o completamente nuovo ü indispensabile l'utilizzo di uno strumento di programmazione. Con alcuni utensili è persino possibile stabilire un contatto con sensori già integrati e programmarli in un secondo momento.
Dopo aver programmato e integrato i sensori nella ruota, è necessario anche assicurarsi che il veicolo riconosca il sensore e che la comunicazione tra il sensore e il dispositivo di lettura funzioni. A tal fine i sensori del ricevitore centrale (unità di comando e di elaborazione dati del TPMS) devono essere attivati, se è stato utilizzato/creato un nuovo ID del sensore o se è stata modificata la posizione originale della ruota del sensore.
Esistono tre modalità per inizializzare/programmare un nuovo sensore (a seconda delle capacità del veicolo):
Per integrare i sensori è necessario servirsi di uno strumento speciale per poter eseguire a regola d'arte il montaggio o lo smontaggio. Tale strumento agevola le operazioni di montaggio/smontaggio dei sensori e garantisce l'applicazione della corretta coppia di serraggio nel dado e nella valvola per il supporto dei sensori.
I sensori vengono applicati all'interno dello pneumatico tramite determinate valvole:
è possibile scegliere per il fissaggio tra una valvola in alluminio e una valvola snap-in (valovla in gomma); a entrambi i tipi di valvola corrispondono modelli di sensori separati (garanzia di compatibilità di valvola e sensore). Una valvola snap-in è generalmente più conveniente e più semplice da montare rispetto a una valvola in alluminio. Tuttavia, una valvola snap-in non può essere impiegata a partire da una velocità massima di 210 km/h per effetto delle forze centrifughe, in tal caso sarà necessario utilizzare una valvola in alluminio. Ogni volta che viene sostituito uno pneumatico è bene eseguire una manutenzione della valvola sostituendo il relativo inserto, il tappino, il dado, la rondella e la guarnizione. Per eseguire tale manutenzione viene fornito un kit di assistenza speciale contenente tutti i ricambi necessari.
Valvola snap-in
Valvola in alluminio
Ogni produttore può utilizzare per la dotazione originale del veicolo un modello di sensore diverso. Per questo motivo sul mercato ci sono oltre 150 modelli di sensori.
Requisiti:
I sensori originali sono previamente programmati con i dettagli specifici del veicolo, il sensore può essere utilizzato quindi solo su determinati veicoli. A causa del numero di diversi sensori, la giacenza di magazzino e il relativo capitale dell'officina (imprescindibile presenza continua di almeno 4 sensori originali in magazzino) aumentano proporzionalmente per poter servire i clienti in modo soddisfacente.
I sensori universali non programmati non sono stati previamente programmati e possono essere integrati senza alcun problema nella maggior parte dei veicoli. Non risulta quindi necessario avere a disposizione uno stock elevato come nel caso dei sensori originali per servire al meglio tutti i clienti (uno stock di base di sensori universali sarà sufficiente). Per i sensori universali è necessario tuttavia disporre di uno strumento di programmazione speciale per poter programmare i sensori a seconda del veicolo. Tale strumento rileva innanzitutto i dati tecnici del veicolo e individua la posizione dello pneumatico in cui si trova il sensore da programmare (ad es. nella parte anteriore a sinistra). Successivamente, il sensore originale viene riconosciuto dal dispositivo di programmazione (a seconda del software ad es. inserendo l'ID del sensore o tramite rilevamento automatico applicando il sensore originale) e i dati raccolti vengono utilizzati per la programmazione del nuovo sensore. Si può affermare che il sensore originale viene "imitato". Qualora non fosse disponibile alcun sensore originale, attraverso lo strumento di programmazione si può generare anche un nuovo ID per il sensore.